Omelia Uscita di S. Barbara 2011

Pubblicato: Venerdì, 30 Maggio 2014

Paternò 04/12/2011


Carissimi fratelli e devoti di santa Barbara!


Oggi, 04 dicembre, Paternò vibra di fede, di gioia e di devozione. Quando si sono aperte le porte del tempio della nostra celeste patrona, dolorosamente chiuse da tre anni, è apparsa Lei, accolta da tutti noi con un grido di gioia, un applauso, una profonda commozione. È stato come l’arrivo di una persona cara! Arrivo attesissimo e festoso. Si è rinnovato anche quest’anno quel “feeling” che lega Paternò a santa Barbara.

Di fronte a questo spettacolo di fede ci chiediamo come mai dopo parecchi secoli la memoria del martirio di Barbara è così viva? Come mai la sua presenza in mezzo a noi è così sentita e preziosa?

La risposta è molto semplice: Barbara e Paternò formano un binomio inseparabile. Paternò ama ed invoca santa Barbara e santa Barbara ama e protegge Paternò.

In questo giorno solennissimo il martirio di santa Barbara deve diventare per noi un simbolo. Paternò nella storia di santa Barbara deve leggere la sua storia. Martoriata da tanti problemi socio-economici e da un certo degrado, Paternò deve trovare la forza e la tenacia di risorgere per somigliare a Barbara, perseguitata, processata, martirizzata e resa vittoriosa da Cristo Signore.

Il messaggio che santa Barbara ci ripete anche quest’anno è quello di sempre. Uniti si superano le difficoltà e si risolvono i problemi. E oggi ce ne sono tanti. Quello che stiamo vivendo è un momento storico particolarmente difficile e delicato. È un momento di crisi morale, sociale, politica ed economica. È vero che si tratta di crisi internazionale che investe in maniera particolare l’Europa, ma l’Italia la soffre di più ed in essa la Sicilia, con strutture economico- sociali più precarie, la soffre in modo più drammatico.

In questo contesto anche la nostra città ha bisogno di essere ricostruita! Non urbanisticamente, ma spiritualmente, culturalmente, civilmente.

È un impegno di tutti che non possiamo delegare a nessuno. Nessuno è escluso da questo impegno; nessuno può autoescludersi. Lo sappiamo che la crisi è generale, ma anche a Paternò, nel nostro piccolo, si devono trovare le forze per dare risposte concrete alle difficoltà di tanta gente che soffre.

Paternò risorgerà se ci sarà un risveglio di moralità, di legalità,di correttezza, di solidarietà, di senso del dovere e di amore per i bene comune a tutti i livelli.

Carissimi, se rimaniamo chiusi nel nostro egoismo andiamo a sbattere.

Ci rivolgiamo allora a santa Barbara con una preghiera corale e pressante: 
- preghiera per Paternò che vuole vivere e sperare; 
- preghiera per quanti, delusi, hanno bisogno di coraggio per non rassegnarsi e buttare la spugna lasciando campo libero a coloro che vorrebbero approfittare delle situazioni di disagio;
- preghiera per le famiglie vittime della disoccupazione e di una soffocante crisi economica che ci sta dissanguando;
- preghiera per coloro che sono impegnati per una autentica crescita umana, spirituale, sociale e civile.

Si, o santa Barbara, nostra patrona ed avvocata, forte e costante nell’amore unico ed indiviso di Gesù, convertici al vero bene della nostra città. Col tuo possente patrocinio ottieni dalla misericordia del Padre celeste il dono prezioso della pace per il mondo intero e per questa città il dono di una coscienza capace di scuotere indifferenza e rassegnazione mobilitando la consapevole e responsabile collaborazione civica di tutti paternesi. Amen.

Cittadini W. Santa Barbara!

Padre Salvatore Magrì

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